È tra i fondatori di Banca Etica, si candida alle europee con M5s e promette di lavorare contro la corsa al riarmo.
«Mi candido per imprimere una svolta pacifista all’Europa. Le faccio un esempio: il 13 luglio 2023 il Parlamento europeo ha approvato il cosiddetto regolamento Asap che stanzia 500 milioni di euro per finanziare l’industria militare nella produzione di missili e munizioni d’artiglieria. È la prima volta che questo avviene nella storia europea, eppure solo 56 europarlamentari si sono opposti». Lo afferma Ugo Biggeri,
58 anni, fiorentino, uno dei fondatori di Banca Etica, candidato del Movimento 5 stelle alle europee.
Perché ha scelto M5s?
Nel Movimento 5 Stelle ho trovato molta attenzione sul tema della pace. Ben 505 deputati hanno invece votato a favore del regolamento Asap, dimostrando che la strada è ancora lunga se vogliamo invertire rotta. Sottoscrivo l’appello lanciato dalle associazioni cattoliche ai candidati in vista della Settimana sociale e sostengo gli sforzi di Papa Francesco per la pace.
Senza armi come fermare la guerra in Ucraina?
La domanda che mi pongo io è: possono le armi fermare la guerra? E la risposta è no. Metto a disposizione dell’Unione Europea la mia esperienza di pacifista maturata durante la campagna che portò al varo della legge 185 del 1990, quella che mette paletti rigidi all’esportazione di armi e impone trasparenza al governo. Per quanto riguarda l’Ucraina io ritengo che sia utile una Conferenza di pace da tenere sotto l’egida dell’Onu e l’istituzione di un Commissario europeo per la pace per facilitare il dialogo nei troppi focolai di guerra sparsi ai confini dell’Europa. Nel febbraio 2023 sono intervenuto all’Onu per promuovere l’abolizione delle armi nucleari. Questo è il traguardo a cui l’Europa deve tendere.
Lei è tra i fondatori di Banca Etica, la finanza sta aiutando l’industria bellica?
Io credo che ogni cittadino debba preoccuparsi di come i propri risparmi vengano utilizzati e se finiscono per favorire i cambiamenti climatici, l’inquinamento da Pfas o addirittura le guerre. Quest’anno a Milano 72 banche da tutto il mondo hanno sottoscritto un Manifesto per la finanza di pace. L’Europa deve prendere spunto da questo documento e applicare maggiore trasparenza sugli affari degli istituti di credito con il commercio di armamenti. Sarebbe paradossale se scoprissimo che i tassi d’interessi applicati alle industrie delle armi fossero più convenienti di quelli applicati ai giovani che vogliono acquistare la prima casa. La Bei inoltre si deve astenere dal finanziare l’industria della difesa e sono contrario ai cosiddetti Eurobond di guerra.
Dopo l’abolizione del reddito di cittadinanza quali strumenti possono aiutare le persone in difficoltà?
L’Istat ha definito il reddito di cittadinanza come “la misura strutturale più rilevante di contrasto alla povertà”, ma il governo l’ha cancellato, trasformando l’Italia nel primo Paese europeo privo di una misura universale contro l’indigenza. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Nel 2023 è stato segnato il record di poveri assoluti: 5,7 milioni. A conti fatti, la platea di chi beneficiava del reddito di cittadinanza è stata dimezzata al solo scopo di risparmiare due miliardi di euro l’anno. Fare cassa sui poveri è immorale.
In Italia esiste un problema di lavoro povero. Come innalzare i salari ed evitare la fuga dei cervelli?
Una legge sul salario minimo, che esiste in tutta Europa e ha funzionato bene, è sicuramente una risposta. Tutti i lavoratori ne beneficerebbero perché ritoccando verso l’alto i minimi tabellari aumenterebbero tutti i livelli salariali. Per quanto riguarda la fuga dei cervelli dobbiamo investire di più in formazione e creare un clima favorevole alle start up. I tagli previsti dal Patto di Stabilità mi preoccupano.
Per quanto riguarda le elezioni europee i sondaggi dicono che i sovranisti avanzeranno.
Io sono convinto che la vera sorpresa di queste elezioni saranno le forze progressiste e pacifiste. Se guardiamo al panorama europeo c’è una grande avanzata di forze politiche che si richiamano ai valori della pace, della giustizia sociale e della solidarietà. Esattamente l’opposto dei sovranisti che vogliono distruggere l’Europa e condannarci all’irrilevanza nel mondo.
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